Il dessert chiude il concerto!

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Andare al ristorante significa coccolarsi,trascorrere qualche tempo assieme alle persone a cui vogliamo bene,gratificare la gola.

Ogni ristorante che si rispetti, presenta porzioni non eccessive,curate nei dettagli ,pur rispettando la semplicità.

Le portate solitamente sono accompagnate da vini di qualità che ci fanno apprezzare al meglio i piatti che ci vengono offerti.

Il primo piatto che ci si presenterà davanti agli occhi,sarà il biglietto da visita del ristorante indipendentemente che esso sia un benvenuto,un antipasto ecc.:

sbagliare il piatto d’apertura per uno chef significa compromettere la percezione di qualità che il cliente riconosce nei confronti del nostro locale.

Da appassionato di musica, per me la prima portata rappresenta il pezzo d’inizio di un concerto;

non importa che esso sia suonato da un orchestra,da una band o da un solista:

quel pezzo è il marchio di fabbrica,l’indicatore di qualità di tutto il concerto!

Per quante portate possiamo degustare nel nostro pranzo o cena che sia, l’attesa è sempre per il dessert:

il dessert è il pezzo finale del concerto,

è la degna conclusione di un pasto,

rappresenta i fuochi d’artificio al termine di una manifestazione!

C’è una vignetta che gira su internet che dice “per il dessert abbiamo un altro stomaco”… Frase divertente ma che meglio di altre ci fa capire che per il finale c’è sempre posto, qualsiasi sia il nostro livello di sazietà:

Nei banchetti dove i piatti sono contati in funzione degli ospiti in sala, succede spesso che per il dessert escano più porzioni di quelle preventivate,

ai matrimoni,dopo un pranzo di 10 portate c’è chi riesce a fare il bis della torta nuziale….. questi esempi confermano l’importanza che appartiene al dolce.

Il dessert deve:

  • stupire
  • incuriosire
  • ingolosire

Il cliente soddisfatto per un dessert eccellente si alzerà dal tavolo positivamente impressionato.

“Il concerto è stato chiuso dalla canzone più bella,

da quella che mette positività nel pubblico,

da quella che tutti aspettavano di cantare,

da quella che fa battere i piedi!!”

La nostra attenzione per questa portata dev’essere sempre al massimo:

non importa che in sala ci sia il presidente della repubblica o il nostro amico netturbino,

l’estetica in primo luogo e l’armoniosità dei sapori deve essere curata SEMPRE nei minimi particolari.

Ricordiamo sempre quale dev’essere il pezzo di apertura e quale sarà il finale col botto….poichè:

“IL DESSERT CHIUDE IL CONCERTO!”

Buon dessert!!

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Pastry Chef

Loris Oss Emer, Docente e consulente di arte bianca

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